Primavera, e torna il sole, l’erba, il ciliegio in fiore; per qualcuno torna l’amore, per tutti quanti… la zanzara! Per conoscere più da vicino questo insetto, al fine di scoprire come tenerlo lontano, e quali rimedi adoperare in caso di puntura, abbiamo scritto per te questo articolo.
Inizieremo con una descrizione generale dell’intera famiglia delle zanzare, in cui vedremo quanto vive una zanzara, che differenza c’è tra la zanzara tigre e le altre zanzare, dove queste prolificano e come uccidere le larve, quali sono i rimedi per le punture di zanzare e… Ma poi, di che sesso era, l’ultima zanzara che ti ha punto?
La famiglia delle zanzare, e la più pericolosa “zanzara tigre”
Dal punto di vista biologico, siamo ovviamente nella classe degli insetti. A questa classe appartiene la famiglia delle Culcidae, che è il nome scientifico per quello comune di “zanzare”.
L’insetto più conosciuto di questa famiglia è “Aedes albopictus”, che i media nostrani, a partire dagli anni ’70, battezzarono col nome di zanzara tigre. Questo nome è dovuto ai tipici cerchi di colore bianco che avvolgono l’addome nero dell’animale.
Il motivo per cui nel nostro Paese si è iniziato a parlare sempre più diffusamente a partire dagli anni ’70 di questo insetto, così pericoloso per la specie umana, è semplicemente che prima, questo insetto, non era presente in Italia. La zanzara tigre di fatti è originaria del sud-est asiatico, e si diffusa in Europa solo al termine del XX secolo.
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La zanzara tigre rappresenta un grave pericolo per l’uomo. Importanti malattie sono trasmesse da questo insetto, come la dengue, la malaria e la febbre gialla, tra le altre.
Questo breve excursus riguardo la specificità della zanzara tigre era dovuto. Adesso, occupiamoci più in generale dell’intera famiglia delle zanzare. Approfondisci sulla puntura di zanzara tigre.
Zanzara, larve di zanzara e come si sviluppano
Il ciclo vitale di una zanzara consiste di quattro fasi: uovo, larva, pupo e adulto.
Luogo d’elezione della deposizione delle uova di una zanzara femmina è l’acqua. Questo poiché, sebbene le uova siano capaci di sopravvivere anche in un ambiente asciutto, affinché il processo di embriogenesi possa essere portato a compimento, e dunque l’uovo svilupparsi in embrione, il primo ha bisogno di trovarsi immerso in acqua per un tempo variabile di alcuni giorni.
A questo punto, la larva inizia a nutrirsi delle sostanze organiche presenti nell’acqua, e prosegue il suo ciclo vitale diventando dapprima pupo, e, a seguito dello sfarfallamento, zanzara.
La vita media di una zanzara è piuttosto variabile, e in più si differenzia a seconda del sesso dell’animale adulto: mentre un esemplare maschio di zanzara vive per un periodo che va dai dieci ai quindici giorni, una zanzara femmina può arrivare a vivere fino a 5 mesi.
Puntura di zanzara: tutte le zanzare pungono?
Le differenze tra esemplare maschio e quello femmina non si limitano solo alla durata della vita. Questo insetto presenta difatti quello che, in anatomia animale. viene chiamato dismorfismo sessuale: in poche parole, l’adulto presenta caratteristiche anatomiche diverse a seconda del suo sesso.
La differenza tra i due sessi che più ci interessa, in quanto esseri umani, è però un’altra: quella dell’apparato boccale. Difatti, la morfologia di questo apparato negli esemplari femmina è di tipo pungente-succhiante, a differenza che nel maschio, nei quali è solo succhiante.
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Le zanzare infatti generalmente si nutrono per suzione di sostanze zuccherine, come il miele e la melata. Tuttavia, gli esemplari femmina sono anche ematofagi, ossia si alimentano del sangue di altri animali: questo perché il sangue è essenziale per portare a maturazione le uova. Ecco svelato dunque il mistero che ci eravamo posti nell’introduzione: l’ultima volta che sei stato punto, è per via di una zanzara femmina!
Puntura di zanzara: effetti, allergia e rimedi ai morsi di zanzara
Nel momento in cui la zanzara pratica la puntura sulla nostra pelle, questa immette della saliva nel vaso capillare dove avviene il morso: ed è proprio questo liquido che causa una reazione allergica nel corpo umano.
A seguito di questa reazione, vi è una dilatazione dei vasi sanguigni, con il conseguente gonfiore della pelle. Dopo una puntura sarà allora il caso di applicare del ghiaccio, o comunque dell’acqua fredda, sulla zona interessata dal morso, di modo che i vasi si restringano e l’infiammazione si riduca.
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Questo intervento è particolarmente consigliato nel caso di puntura di zanzare sull’occhio, essendo questo un sito particolarmente delicato del nostro corpo, e sul quale sarebbe opportuno applicare rimedi naturali, piuttosto che farmacologici.Â
Per le altre parti del corpo si può far ricorso ad una pomata per puntura di zanzara. Si tratta solitamente di corticosteroidi, sostanze chimiche che hanno un’azione antinfiammatoria.
Possiamo anche applicare degli impacchi naturali, e questi sono ancora di più consigliati nel caso di puntura di zanzara nei bambini. Tra le sostanze naturali utili, troviamo prima di tutte la camomilla, che ha proprietà antinfiammatorie e lenitive. Anche la canfora e l’olio di mandorla si rivelano ottimi antipruriginosi e analgesici.
Allergia alla zanzara
Può capitare che, in alcuni soggetti particolarmente sensibili alle sostanze irritanti presenti nella saliva dell’insitto, il sito di puntura finisca per estendersi fino ai 10 cm, e si presenti con un gonfiore e un prurito fuori della norma. Si tratta, tuttavia, di sintomi che spariscono in 1-2 giorni, e per i quali sono sufficienti i trattamenti corticosteroidi che abbiamo accennato prima.
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Disinfestazione: uccidere larve e zanzare
Nel primo paragrafo abbiamo visto che per la sopravvivenza dell’uovo è fondamentale che questo si trovi immerso nell’acqua. Considerando che il vero problema con le zanzare sono i loro elevati cicli riproduttivi (una zanzara adulta durante la sua vita è in grado di deporre fino a 500 uova!), dobbiamo prendere tutte le precauzioni affinché queste prolifichino il meno possibile.
Dobbiamo cominciare col rimuovere dal terrazzo, dal balcone e dal giardino tutti quei recipienti che si riempiono d’acqua durante la pioggia, come vasi, bidoni, bacinelle e simili.
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Esistono poi in commercio dei prodotti chimici specifici per uccidere le larve di zanzare, ma potremmo anche ricorrere alla natura stessa: se nel nostro giardino è presente una fontana, o uno stagno, per nostra fortuna esiste una specie di pesce, la gambusia, che naturalmente si nutre di questi animali.
Zanzare: rimedi naturali per eliminarle
Numerosi sono anche i rimedi naturali che si possono utilizzare per eliminare le zanzare. Molte piante e sostanze naturali sono odiate dalle zanzare, e possono essere utilizzati come repellenti naturali.
Una di queste è ad esempio la citronella, sostanza non amata dalle zanzare, con cui si possono fare candele, olii, spray repellenti non inquinanti.
Leggi anche: Citronella, alleata anti zanzare
Altro rimedio naturale contro le zanzare, che previene le punture, utilissimo in caso di allergia alla puntura di zanzara, è il Ledum Palustre, da assumere in granuli o spray o cerotti e olii, ottenuto dal rosmarino selvatico. Leggi anche: Ledum Palustre, cos’è e come si usa.
Se invece il nostro perimetro abitativo è soggetto a una vera e propria infestazione, e soprattutto se sospettiamo la presenza di zanzara tigre, sarà allora il caso di ricorrere a una ditta di disinfestazione zanzare professionale. L’intervento di questa azienda interesserà l’intero ciclo vitale dell’insetto, dalla larva agli esemplari adulti.
Zanzara: conclusioni
Questi insetti rappresentano un vero fastidio per l’uomo. E in particolare un esemplare di questa famiglia, la zanzara tigre, è stato in passato, ed è tuttora, anche se in misura minore, causa di gravi problemi medico-sanitari per molti paesi, soprattutto per quelli meno sviluppati.
Speriamo di averti fornito informazioni utili, sia per i rimedi per le punture, che per la disinfestazione. Non esitare comunque a segnalarci eventuali tuoi dubbi nei commenti.